GIAVENO – È stato un bel funerale. Lo so che non
si dovrebbe dire, perché ovviamente eravamo tutti tristi perché eravamo lì per
salutarti l’ultima volta. Però so che non sono l’unica a pensarla così,
Saverio. Ci hai fatto ritrovare tutti insieme, come quando eri tu il collante
di tante belle situazioni. Con i tuoi modi gentili e pacati, con la tua
presenza discreta ma fattiva, sei stato un tassello importantissimo di tante
iniziative, manifestazioni, incontri, serate, dibattiti.
Senza di te il
proiettore non avrebbe mai funzionato. Anzi, non ci sarebbe stato proprio. Quindi
ti dobbiamo tutti ringraziare se al Circolo abbiamo potuto vedere qualche film
in allegria, o se abbiamo potuto corredare gli incontri di immagini.
Ma non solo per questo, ovvio. Eri sempre pronto a fare,
andare, portare. C’eri. Era un dato di fatto. E non solo a Giaveno; prova ne è
che sono venuti a salutarti in tanti anche dalla Valle di Susa e dalla nostra
Bassa Val Sangone. Avevi amici ovunque, perché tutti apprezzavano il tuo modo
di fare. Di essere costruttivo.
È venuto anche R., non poteva mancare, e tutti
siamo stati felici di poterlo salutare. Ci sono venute in mente tutte le cose
che abbiamo fatto, chi più chi meno, e sono state davvero tante. Sembrano passati
secoli e sono solo pochi anni. Ognuno di noi ha aperto il suo album dei ricordi
mentre si ricordava di te.
Poi ci siamo un po’ persi…ed è per questo che dico che
sabato è stato un bel funerale: perché per un giorno ci hai fatto ritrovare. Sotto
le nostre bandiere, le tue bandiere. No Tav, Pace, partito e sindacato. Perché tu
ci credevi, come noi. E qualcuno ha detto: “Bisognerebbe fare qualcosa per
ricordare Saverio”, e io sono d’accordo. Bisognerebbe fare qualcosa per
ritrovarci come abbiamo fatto sabato per salutarti, e così tante volte in passato per costruire qualcosa. Perché insieme eravamo una
forza. E allora grazie Saverio, che ancora una volta sei stato la colla
fondamentale per unire le persone. Non sarà l’ultima, promesso.