martedì 4 febbraio 2014

Attenti ragazzi

Qualche giorno fa un collega lamentava - su un Social, ché voleva renderlo pubblico – come i ragazzini fossero disattenti e maleducati la sera della commemorazione del Giorno della Memoria nel suo paese. Gli davo tristemente ragione considerato che anche io ho visto, negli stessi giorni, bambini svogliati e disattenti anche su un argomento ben più frivolo (il mio libro sui Vigili del Fuoco).
Oggi mi sono ricreduta.
Stamattina gli studenti del Pascal mi hanno dato un esempio e una lezione. Mi sono infrattata per caso alla loro commemorazione della Giornata del Ricordo e della Memoria presso il cinema e non c’era una mosca che volava. Attenti, silenziosi e partecipi. Zero telefonini, nessuna lucina blu in sala.
E allora mi sono chiesta qual era la differenza, e faccio mie le parole di introduzione alla rappresentazione, che era sui Desaparecidos in Argentina. Memoria vuol dire memoria di TUTTE le malefatte dell’umanità e di tutti gli attentati alla libertà, al pensiero e alle parole. “Anche in questo momento, mentre vi parlo e voi mi ascoltate o non mi ascoltate, qualcuno in giro per il mondo soffre. Nei paesi africani, ma anche in quelli europei. Per le sue idee politiche. Potrebbe succedere a ognuno di noi”, riassumo quanto detto dall’attore e ideatore del progetto.
E forse – forse, non ho la verità in tasca – l’attenzione dei ragazzi se deve anche MERITARE, raccontando storie diverse, più vicine a loro, con le loro parole e i loro mezzi di espressione.
Perché in questo caso, ascoltano.

Info sulla rappresentazione qui

http://www.simonezoja.com/#!dal-buio/c1yus